Domenica 4 Febbraio 2024, a Bivona, nella Chiesa Santa Rosalia, si è aperto il Giubileo Rosaliano nel 400esimo Anniversario di Proclamazione di Santa Rosalia a Patrona di Bivona. L’annuncio era stato dato Domenica 21 gennaio u.s., quando l’Arciprete, don Marco Vella, ha dato pubblica lettura del Decreto emanato dalla Penitenzeria Apostolica col quale si concede l’Indulgenza Plenaria in occasione del Giubileo di Santa Rosalia (qui).
L’Anno Giubilare, come da decreto, è stato aperto domenica 4 febbraio e si concluderà Domenica 6 Ottobre 2024. ( Scarica qui il programma)
Lo scorso ottobre – ci dice don Marco Vella – , il Consiglio Pastorale ha elaborato una
bozza-programma affidando la prosecuzione alla Commissione Rosaliana, organo di servizio. Questa ha inviato ai bivonesi una “lettera” da riconsegnare, chiedendo di esprimere proposte culturali o religiose da tenersi durante il Giubileo. Altro organo chiamato a interagire è il Comitato Festeggiamenti 2024. L’evento interesserà anche gli ambiti civili.
Bivona è legata da secoli alla città di Palermo tramite Santa Rosalia. I feudi dei Sinibaldi, infatti, coprivano un’area che raggiungeva quella Bivonese. Ai tempi della “Santuzza”, Bivona era esistente, faceva parte della Diocesi di Agrigento rifondata nel 1093 dal Gran Conte Ruggero e affidata alle cure di Gerlando di Besançon, futuro santo. Gli storici confermano che la Santa abbia numerose volte visitato queste terre. Dopo la sua morte, già dal 1246 si attesta l’edificazione di una chiesa a lei dedicata, sede dell’omonima e antica Confraternita, sito dell’apparizione della Santa prima ad una fanciulla e poi ad un uomo e luogo dove ella trovava riparo. All’interno si conserva l’artistico fercolo che il 4 settembre viene portato in processione a spalla da numerosi portatori, scolpito nel 1601 dall’ottantenne Sacerdote Ruggero Valenti.
Quando la peste colpì queste terre, la Santa intervenne come protettrice, tanto che nel 1624, in seguito al ritrovamento delle sue ossa sul Monte Pellegrino, alle visioni della Venerabile bivonese Suor Maria Roccaforte -monaca benedettina seppellita in Chiesa Madre-, costatato che Bivona risultava indenne dalle pestilenze, si decise con il sostegno del Clero locale e dell’Università di Bivona, di proclamare Santa Rosalia Patrona di Bivona il Mercoledì 4 Settembre del 1624.
Nel 2024 ricorrono i 400 anni da tale avvenimento. La devozione dei bivonesi – prosegue don Marco – si mosse per accogliere le due reliquie della Santa inviate da Palermo dal Cardinale Giovanni Doria destinate alla Chiesa di Santa Rosalia e a quella dei Gesuiti che si occuparono di sostenere la devozione.
LA PRIMA PROCESSIONE SI SVOLSE IL 22 MARZO DEL 1625.
La processione della seconda reliquia, destinata alla chiesa della Compagnia di Gesù si svolse il 3 settembre del 1625, e diede origine alla tradizionale processione di quella reliquia che il 3 settembre di ogni anno, si svolge dall’attuale Chiesa Madre (ex Collegio dei Gesuiti) alla Chiesa di Santa Rosalia, con un reliquiario realizzato negli anni ’80 dello scorso secolo, in seguito al furto del secentesco reliquiario. La reliquia e il pregevole busto argenteo conservati in Matrice, furono anch’essi trafugati.
La Comunità Ecclesiale, su proposta dell’Arciprete e del Consiglio Pastorale, nello spirito di fede e riappropriazione del senso identitario, ha chiesto a Mons. Corrado Lorefice Arcivescovo di Palermo, una porzione di osso del corpo di Santa Rosalia, supplica fatta con Lettera indirizzata all’Arcivescovo il 27 agosto 2023, per le mani di Mons. Filippo Sarullo, Prevosto Parroco della Cattedrale palermitana e custos delle reliquie della Santa.
La reliquia verrà collocata nel nuovo busto argenteo, realizzato da artigiani palermitani, more antiquo con tecnica del calco e successiva cesellatura. Al Vescovo è stato chiesto di benedire il busto e ben lieto ha proposto il 15 Luglio durante la Messa Pontificale presso la Cattedrale di Palermo nella solennità dell’’ Invenzione del corpo di santa Rosalia al Monte Pellegrino.
Nel pomeriggio il busto sarà portato a Bivona e intronizzato in Chiesa Madre, e utilizzato per la prima volta a partire dal 3 settembre 2024, per la tradizionale processione e gli anni futuri. Mons. Corrado verrà a Bivona il 4 Settembre per la celebrazione della Messa nella Solennità di Santa Rosalia.
Anche il nostro Arcivescovo Mons. Alessandro Damiano verrà come Pellegrino e Pastore presso la Chiesa di Santa Rosalia a celebrare nel tempo pasquale la solenne Messa al termine della quale impartirà la Benedizione Papale con annessa Indulgenza Plenaria. Il Giubileo contemplerà altri speciali eventi religiosi: Peregrinatio del Busto di S. Gerlando e consegna dell’Olio da parte della comunità bivonese al Patrono; Peregrinatio della reliquia del Beato Livatino; momento formativo alla riscoperta della missione della chiesa declinata al femminile; esercizi spirituali nella Settimana Santa contemplando il mistero pasquale con lo sguardo di Santa Rosalia; maggio salita in paese dell’Immagine della Madonna dell’Olio che per la prima volta rimarrà nella Chiesa di Santa Rosalia; ottavario a fine festa; attenzione speciale nei confronti delle condizioni di fragilità; Missione Popolare. La Novena e la Festa saranno il culmine del Giubileo che si chiuderà il 6 ottobre, giorno della nascita di Rosalia come lei stessa rivelò nelle apparizioni alla Venerabile Suor Maria Roccaforte.
La gioia del giubileo – conclude don Marco – farà i conti anche con le crisi attuali: della fede, della famiglia, dell’autorità educativa, economica, difficoltà relazionali tra adulti e nuove generazioni, dei valori, nuove pesti che uccidono il cuore dell’uomo. Il Giubileo non è il toccasana per tutti i problemi ma motivo di verifica e rilancio comunitario. Le porte della Casa della Patrona sono aperte a tutte le Parrocchie, i Religiosi e i fedeli della diocesi i quali come pellegrini potranno approfittare di questa grazia.
IL LOGO
In occasione del Giubileo Rosaliano bivonese, la dott.ssa Carmela Tamborello su incarico della Commissione Rosaliana, ha ideato il logo commemorativo, tentando di rappresentare sul piano visivo, l’identità dell’evento storico che Bivona si appresta a vivere. È un logo cosiddetto “combinato”, concepito con elementi iconografici, letterali e pittorici che lo rendono immediatamente riconoscibile e memorabile, creando una forte associazione visiva col sito in cui è edificata la chiesa della Patrona. (leggi qui la descrizione del logo)
di Carmelo Petrone
da L’AMICO DEL POPOLO