Il Vocabolario delle Donne è un percorso comunitario per far emergere le pratiche di bene e di pace che vedono protagoniste “Le Rosalie invisibili del Mediterraneo” in occasione del 400° anniversario del Festino di Santa Rosalia nella città di Palermo; un itinerario territoriale che vede in santa Rosalia una giovane donna alla ricerca del senso profondo della propria vita, simbolo per le nostre donne di:
liberazione, fragilità, coraggio, Mediterraneo.
Rosalia è la santa patrona di Palermo e simbolo del Mediterraneo, dei suoi abitanti e dei nuovi cittadini migranti, del dialogo interculturale e interreligioso, della pace tra i popoli che accoglie e protegge e alla quale chiediamo di liberarci dalla nuova peste della violenza e delle guerre.
“Siate mare di bene, per far fronte alle povertà di oggi con una sinergia solidale; siate porto accogliente, per abbracciare chi cerca un futuro migliore; siate faro di pace, per fendere, attraverso la cultura dell’incontro, gli abissi tenebrosi della violenza e della guerra (Papa Francesco, “Rencontres Méditerranéennes”, 23 settembre 2023, Palais du Pharo – Marsiglia).
Inizieremo il nostro percorso itinerante attraverso il Vocabolario delle Donne: da giugno a novembre 2024 si articolerà in alcuni quartieri di Palermo un percorso territoriale di incontro tra gruppi di donne, le tante Rosalie di oggi, che si confronteranno su parole chiave attraverso il vocabolario delle donne, parole definite dalla sensibilità e dai vissuti delle donne con un approccio interculturale, intergenerazionale, intersezionale.
Durante questi mesi abbiamo raccolto e stiamo ancora raccogliendo le parole delle donne che via via inseriremo all’interno del sito della diocesi di Palermo e all’interno del sito Sorelle Diocesi di Napoli che coinvolge al momento una rete di sette diocesi, donne e vescovi che si stanno confrontando insieme sul ruolo delle donne all’interno della chiesa e del mondo (Diocesi di Palermo, Catania, Mantova, Verona, Reggio Calabria-Bova, Cassano sullo Ionio e Napoli). Le parole raccolte saranno poi ridiscusse con altri gruppi di donne e con le comunità territoriali, per creare uno spazio di ascolto e di confronto reciproco attraverso la risignificazione delle parole e tracciando linguaggi e visioni di futuro e di speranza possibile.
Ci saranno alcune tappe da condividere insieme all’Arcivescovo della Diocesi di Palermo, mons. Corrado Lorefice e al preside della Facoltà Teologica di Sicilia, don Vito Impellizzeri alla presenza di associazioni e gruppi di donne, comunità territoriali specifiche a seconda del tema:
- Santa Rosalia e le donne della liberazione e del riscatto dalle ingiustizie sociali e dalle ingiustizie di genere per una cittadinanza universale 29 giugno ore 10.00;
- Santa Rosalia e l’impegno contro la violenza sulle donne: Giù le mani da Rosalia, flashmob promosso dal Centro Antiviolenza dell’Associazione Le Onde – ETS, iniziativa a cui aderisce anche la Diocesi di Palermo e che si svolgerà il 13 luglio 2024 alle ore 18.45 a Piazza Politeama;
- Santa Rosalia e le donne del coraggio, incontro con le buone pratiche promosse dalle donne 20 settembre 2024 ore 17.00;
- Santa Rosalia e il Mediterraneo, dialogo interculturale e interreligioso nelle nostre città ibride e mediterranee 10 ottobre 2024 ore 17.30;
- Santa Rosalia e le fragilità delle donne, la cura dell’affettività, la trasformazione dei conflitti in opportunità di crescita e di ben-essere della comunità per costruire percorsi di pace, 22 novembre 2024 ore 17.00.
I luoghi degli incontri saranno itineranti nella città e comunicati attraverso il sito e i canali social della Diocesi di Palermo.
Il percorso verrà presentato alla città domenica 28 aprile 2024 alle ore 12.00 all’interno dell’iniziativa “La Via dei Librai – Artigiani di Pace 2024” sul sagrato della Cattedrale di Palermo. Sarà presente per un saluto l’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice.
SORELLE DIOCESI, COMUNITA’ ECCLESIALI IN RETE
A partire dall’esperienza della Chiesa di Napoli, sette Diocesi italiane (Cassano allo Ionio, Catania, Napoli, Mantova, Palermo, Reggio Calabria e Verona) hanno dato vita a una rete di condivisione per aprirsi allo scambio di buone pratiche sul territorio e alla messa in comune di idealità e prospettive per rendere sempre più significativa e qualificata la presenza delle donne nella Chiesa. Ha così avuto inizio una sorta di sorellanza ecclesiale.
L’intento è di:
- far conoscere e condividere il patrimonio di contributi religiosi, culturali e sociali delle donne all’interno delle singole Diocesi;
- favorire l’approfondimento del testo sacro secondo una prospettiva offerta dagli studi sulle donne e dall’esegesi femminista;
- promuovere la ricerca e lo studio attraverso adeguati corsi di formazione di teologia delle donne;
- potenziare ministeri e servizi pastorali affidati anche ufficialmente alle donne sul territorio; la dimensione pastorale è da curare maggiormente non soltanto in relazione a un’autorità da condividere, ma anche a una ministerialità riconosciuta e valorizzata. Occorre effettuare una vera e propria verifica della presenza femminile nelle relazioni ecclesiali al fine di superare il modello clerico-centrico;
- incrementare il dialogo interreligioso in un percorso che getti i ponti sulle altre rive del Mediterraneo con le donne di altri Paesi e culture. «La tela del Mediterraneo» dovrebbe favorire lo scambio tra donne appartenenti ad altre Chiese cristiane, religioni e spiritualità;
- attivare pratiche e moltiplicare percorsi formativi per combattere l’emarginazione delle donne, la loro discriminazione, le violenze che subiscono, il non riconoscimento dei loro diritti, attraverso un dialogo aperto anche con le altre donne non praticanti, ma impegnate a difesa della dignità femminile;
- coltivare e verificare a ogni livello della formazione una seria attitudine nei ministri ordinati a rapporti trasparenti, paritari e cooperativi con le donne in ambito ecclesiale e civile
Pertanto, gli ambiti di interesse nei quali le singole Diocesi si impegnano per promuovere la corresponsabilità delle donne nella comunità ecclesiale e civile, aperte ad azioni intergenerazionali e interculturali, sono:
- Bibbia e Teologia
- Ministerialità e leadership
- Mediterraneo e dialogo interreligioso
- Territorio e storia
- Ecologia e pace
- Diritti e intersezionalità
Per l’Arcidiocesi di Palermo il referente è Anna Staropoli, (www.chiesadipalermo.it/sorellediocesi).
Le referenti delle atre Diocesi sorelle: Carla Bonifati (Cassano all’Ionio), Arianna Rotondo (Catania), Adriana Valerio (Napoli), Antonella Madella (Mantova), Annarita Ferrato (Reggio Calabria), Cristina Simonelli (Verona),
Vescovi: Francesco Savino (Cassano), Luigi Renna (Catania), Mimmo Battaglia (Napoli), Marco Busca (Mantova), Corrado Lorefice (Palermo), Fortunato Morrone (Reggio Calabria), Domenico Pompili (Verona) Fortunato Morrone (RC), Domenico Pompili (Vr).