25 maggio 2024
Inaugurata, nella Cattedrale di Palermo, la mostra ROSALIA 400 / “Rosalia, Protectora et Patrona”. Esposto per la prima volta un documento del card. Giannettino Doria

La mostra, realizzata in occasione del IV centenario del ritrovamento delle reliquie di Santa Rosalia dalla sezione storico-artistica del Comitato Diocesano nominato dall’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice, resterà visitabile fino al prossimo 20 ottobre.

L’esposizione, allestita presso i locali del Tesoro della Cattedrale, comprende più di 130 opere tra dipinti, sculture, gioielli, argenti, coralli, tessuti, cere e incisioni, preziosi manufatti che propongono un focus sull’immagine della Santuzza di prevalente devozione siciliana, tra la metà del XVII e il XX secolo.

Tra le opere esposte anche una sorpresa svelata dall’Arcivescovo di Palermo: “In occasione di questo IV centenario del ritrovamento del corpo di Santa Rosalia nella grotta del Montepellegrino, lo scorso 16 febbraio ho avuto il piacere, alla presenza e con l’aiuto di un apposito ristretto gruppo di persone, di aprire la cassa contenuta nell’Urna argentea di Santa Rosalia per prendere visione di quanto in essa è contenuto. È stata per me e per i presenti una forte emozione.  All’interno, avvolti da antica bambagia di cotone, sono stati rinvenuti i resti ossei, lì collocati nell’anno 1631 dal Cardinale Giannettino Doria, Arcivescovo di Palermo. Nell’Urna sono stati rinvenuti i verbali delle precedenti ispezioni e il libretto che narra della vita e del ritrovamento delle ossa di Santa Rosalia, scritto dal gesuita Giordano Cascini. Trattandosi di un documento, dal punto di vista storico importante, che conserva la firma autografa del Cardinale Giannettino Doria, ho ritenuto opportuno e significativo – ed ecco la sorpresa annunziata – esporlo per la prima volta in assoluto in questa Mostra per consentire a noi, oggi, e a quanti la visiteranno nei prossimi mesi, di prenderne visione e ripercorrere alcune fasi storiche del rinvenimento delle ossa della Santuzza, attestato, come dicevo dal Cascini, e la collocazione nell’Urna argentea appositamente realizzata ad opera di argentieri palermitani su disegno dell’architetto del senato palermitano Mariano Smiriglio, con sostanziale apporto di vari altri artisti, tra cui Giancola Viviano”.

Sono visibili opere in gran parte inedite provenienti da istituzioni pubbliche e collezioni private di diversi centri dell’Isola e della Penisola, segni della grande devozione tributata alla Santa Patrona, manufatti che rappresentano la varietà e la ricchezza delle Arti Decorative siciliane.

La foto galleria della inaugurazione